Aspiratori industriali: macchine indispensabili per la falegnameria
Chi opera nell’ambito della falegnameria, che si tratti di laboratori artigianali o di aziende di grandi dimensioni, si trova ad affrontare un problema comune ovvero l’eliminazione degli scarti, dei trucioli e delle polveri generati dal taglio del legno.
A questo proposito, e in base alla normativa ATEX, le attività che rientrano in questa categoria sono obbligate ad installare macchinari specifici per il loro recupero. Parliamo di tutte le aziende che trattano materiali e rifiuti che, in particolari condizioni atmosferiche e zone di lavoro, risultano infiammabili e possono causare un rischio di esplosione. Ricordiamo che tra i settori soggetti alla normativa ATEX , oltre alla falegnameria, rientrano: il petrolchimico, il farmaceutico e quello alimentare.
Inoltre, le impercettibili polveri prodotte dal legno comportano un contatto rischioso per la salute degli operatori della falegnameria.
Aspiratori industriali: le soluzioni di CFM per il recupero di segatura e trucioli di legno
La gamma di prodotti che assolve a queste esigenze proposta da CFM Lombardia riguarda gli aspiratori industriali antideflagranti. Gli aspiratori industriali per falegnameria sono il prodotto perfetto per aspirare tutti gli scarti che provengono da seghe, levigatrici, pialle, fresatrici e tutte le attrezzature della categoria.
L’utilizzo di queste macchine vi consente di mantenere a regime la produzione ottimizzando il tempo impiegato per la pulizia necessaria alla fine di ogni ciclo produttivo e riducendo i tempi di fermo-macchina. La pulizia dell’ambiente di lavoro è necessaria per garantire il buon funzionamento dei macchinari utilizzati dal falegname.
I nostri modelli: CTS e VHS110 antideflagranti certificati ATEX
Entrambi personalizzabili, possono essere dotati di filtri specifici per l’industria del legno. Questi trattengono le polveri con un’efficacia del 99,9% in modo da garantire all’operatore un ambiente salubre.
Disponibili con potenza di 1,1 2,2 o 4 Kw, e altri da valutare in base alle esigenze: sono modelli pratici, dotati di carrello trasportatore che rende agevole lo spostamento all’interno dell’area di lavoro.
Direttiva ATEX: le zone di rischio
Zona di rischio 1-2: zone per le quali, durante le normali attività, si prevede la possibile presenza di nubi esplosive (zona1) sotto forma di gas, vapore o nebbia oppure per cui non si prevede la formazione di queste nubi. (zona 2)
Zona di rischio 21-22: zone che rientrano tra quelle in cui si può venire a creare una miscela esplosiva dovuta alla presenza di polveri combustibili in modo occasionale (zona 21) o solo per basse concentrazioni.